IL DIRITTO ALLA SALUTE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
di
Domenico Conversa
La
Costituzione italiana riconosce il diritto alla salute definendolo un diritto
fondamentale dell’individuo. Così recita il I° comma dell’art. 32, ad esso
interamente dedicato: “La Repubblica
tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
Il
contenuto del diritto che la Costituzione riconosce a tutti gli individui è
complesso: la situazione di benessere psico-fisico intesa in senso ampio con
cui s’identifica il bene “salute” si traduce nella tutela costituzionale
dell’integrità psico-fisica, del diritto ad un ambiente salubre, del diritto
alle prestazioni sanitarie e della cosiddetta libertà di cura (in altri termini,
diritto di essere curato e di non essere curato). Il diritto alla salute, come
diritto sociale fondamentale, viene tutelato anche dall’art. 2 Cost. “La Repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali
ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”; essendo,
inoltre, intimamente connesso al valore della dignità umana (diritto ad
un’esistenza degna) rientra nella previsione dell’art 3 Cost. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale
e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione
di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del
Paese”.
In
questo momento di emergenza sanitaria, oltre a veder comprimere altri diritti e
libertà, la salute viene declinata più come interesse della collettività e meno
quale diritto fondamentale dell’individuo. Infatti le misure di contenimento
deliberate dal Governo italiano rispondono al principio di precauzione al fine
di contenere il diffondersi del coronavirus nella popolazione e questo a
prescindere dal reale stato di salute del singolo individuo.
Ma
rimane il principio per cui la salute deve essere considerata non solo come
assenza di malattia. C’è bisogno di promuoverla, di tutelarla attraverso misure
preventive soprattutto individuali. Secondo la Costituzione dell’OMS,
l’obiettivo dell’Organizzazione è “il
raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello
possibile di salute", definita come “uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale” e non
semplicemente “assenza di malattie o infermità”.
Per
tale motivo tutti noi dobbiamo, soprattutto oggi, ripensare ai nostri stili di
vita allenando l’attenzione al nostro corretto atteggiamento mentale, alla
nostra sana alimentazione e ad una costante attività fisica. Queste tre
componenti sono la base di partenza per costruire il nostro benessere quali
individui.
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